Puntature

Maria Diana

I Mercati di Traiano rappresentano un luogo simbolo della storia dell’architettura antica della citta di Roma. Ho un legame personale con questo luogo, fatto di ricordi di visite e di studi di architettura.
Ho scelto di lavorare su questo luogo utilizzando la mappa della città di Roma che è stata incisa, stampata, modellata e infine montata con tecniche di oreficeria tradizionale.
Per questo progetto ho pensato di individuare percorsi e collegamenti tra i Mercati di Traiano e altri luoghi simbolo della Roma antica e contemporanea, luoghi che come i Mercati hanno rappresentato e rappresentano spazi di aggregazione, di socialità, di riunione.
Ho cercato quindi di rendere questi collegamenti in modo visivo e immediato ritagliando la mappa di Roma con la forma di un emiciclo che rimanda della pianta del complesso dei Mercati. Ogni emiciclo evidenzia un luogo diverso: Piazza Venezia, Castel Sant’Angelo, Piazza del Popolo e altri si potrebbero trovare per ampliare la collezione.
Da un punto di vista tecnico è stata riprodotta una mappa della citta di Roma tramite incisione laser su legno per creare una matrice che poi è stata utilizzata per imprimere la texture su porcellana, materiale che prediligo per la mia ricerca artistica.
Per questo progetto è stata quindi realizzata una piccola serie di gioielli che comprende una spilla, un ciondolo e un paio di orecchini realizzati in porcellana, bronzo e argento.

Maria Diana
Maria apprende le prime tecniche di lavorazione della ceramica e del disegno, oltre al senso dell’equilibrio tra le forme, dall’artista contemporanea Maria Lai. Dopo essersi laureata in architettura al Politecnico di Torino, nel 2000 inizia un percorso di ricerca nell’ambito del gioiello contemporaneo, seguendo corsi di specializzazione nella lavorazione del grés, della porcellana e del metallo.
Il materiale principale utilizzato nei lavori di Maria Diana è la porcellana colorata con ossidi come il cobalto, il ferro, il manganese o lasciata nel suo bianco naturale. La porcellana viene lavorata interamente a mano in diverse forme e con diverse textures, quindi viene cotta in forni speciali ad alta temperatura a 1200/1300 gradi.
I manufatti dopo la cottura e la smaltatura possono essere poi decorati con metalli preziosi (lustri d'oro o platino) e cotti nuovamente a circa 750 gradi.
La particolarità dei lavori di Maria Diana è data dalle textures organiche o geometriche e la commistione con altri materiali (bronzo, argento, pelle, gomma) e con altre tecnologie (fusione a cera persa, incisione laser, stampa 3D).
"Mi interessa tutto ciò che riguarda l'arte e la creatività. Ho scelto il gioiello come campo della mia ricerca artistica perchè mi piace pensare che questi piccoli lavori artistici possano facilmente viaggiare e raggiungere tante persone".
I gioielli di Maria Diana mirano a innovare senza trascurare lo stile. Nel desiderio di esplorare nuove frontiere espressive Maria Diana reinterpreta in chiave moderna e attraverso l’uso di materiali non convenzionali gioielli classici ed esclusivamente femminili come le collane di perle. I suoi bracciali e le sue collane sono costituite da sfere di ceramica con innesti in oro e platino.
Ciascun pezzo della collezione è unico e coniuga stile, ricerca, tradizione e innovazione. I suoi gioielli sono stati esposti in musei e store internazionali quali il V&A Museum (Londra), La Pedrera (Barcellona), Mitsukoshi (Tokyo), Mad Museum (New York), World Trade Center (Dubai) e Norton Museum (West Palm Beach, Florida).